J.J. Rousseau: i luoghi delle “reveriès”

J.J.Rousseau: i luoghi delle reveries
di Roberto Albanese

I luoghi delle passeggiate di J.J.Rousseau a Parigi, a Bienne e Lione

Parigi
Isola Saint Pierre

Lione

Bibliografia

J.J.ROUSSEAU, Les Reveries du promeneur solitaire, (edition de H.Roddier), Editions Garnier, Paris, 1960.

A. HUGO, J.VERNES, A.JOANNE, Le Rhone, 1835. Les Editions du Bastion, 1990

Parigi
Le passeggiate parigine di Jean Jacques Rousseau partivano da rue Platrière (la rue Jean Jacques Rousseau di oggi) per dirigersi verso l’interno di Parigi piuttosto che verso dei piccoli villaggi limitrofi.

A Parigi frequentava i grandi spazi liberi circostanti Les Invalides e L’Ecole Militare e la domenica capitava che Jean Jeacques e sua moglie si recassero alla porta Maillot (al di là della quale iniziava il Bois de Boulogne).

Le mete delle sue passeggiate, che noi possiamo conoscere leggendo le Reveries du promeneur solitarie, erano:

le alture di Gentilly che costeggiano il corso d’acqua della Bièvre;

il villagio di Clignancourt, che raggiungeva girando attorno alla collina di Montmartre;

il villagio di Ménilmontant, dove arrivava passando per la costa di Charonne. E’ proprio al ritorno da questa passeggiata, in data 24 ottobre 1776, che, scendendo verso Parigi, che Rousseau fu travolto da un grosso cane del marchese di Saint-Fargeau riportando gravi conseguenze.

Isola Saint Pierre

L’isola Saint Pierre si trova nel mezzo del lago di Bienne, in Svizzera. Era un isola (che oggi è diventata una penisola) molto piccola ma volto varia dal punto di vista naturalistico.

A quell’epoca c’era una sola grande casa, dove abitava il fattore con la sua famiglia; è in questa casa che Rousseu si rifugiò sopo la fuga da Motiers.

Dal 12 settembre al 25 ottobre 1765 Russeau visse in questo luogo un’esperienza splendida di felicità totale, passando il suo tempo a raccogliere erbe e a navigare in barca sul lago. L’esperienza si concluse quando Rousseau venne scacciato anche da questa isola.

Lione

A Roche-Cardon, una località nelle vicinanze di Lione, è di particolare interesse una fontana (chiamata Fontaine du Rozet) che si trova in un bosco “dove J.J.Rousseau, durante il suo soggiorno a Lione, amava vagare, lontano dalla società umana e dal tumulto della città. Si arriva a questa fontana passando per un sentiero particolarmente difficile e scavato nella roccia. In cima alla salita, entrando nel bosco, in fondo ad un percorso ombroso, si vede una piccola grotta contornata d’alberi, i cui rami uniti formano una volta di foglie fresca e scura”. A. HUGO, J.VERNES, A.JOANNE, Le Rhone, 1835. Les Editions du Bastion, 1990, p.91.

Roberto Albanese

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