luglio 30, 2014
Corretta gestione domestica del ciclo dell’acqua
Anche il luogo dove abitiamo è interessato dal ciclo idrologico, ovvero del percorso che l’acqua fa per passare dalla atmosfera alla superficie terrestre e viceversa.
Così a livello dell’area interessata dall’edificio di casa nostra esiste almeno un bacino di drenaggio, ovvero quel catino che raccoglie le acque che cadono dal cielo e le fa affluire. Nel nostro caso questo ha ovviamente un’origine artificiale (in natura parliamo invece di bacini idrografici dei fiumi, ad esempio).
Le leggi che intervengono però sono le stesse, come il concetto di bilancio idrico (ovvero la quantità di acqua che entra come precipitazione deve essere pari a quella che esce per deflusso superficiale e sotterraneo nonché per evaporazione).
Poniamoci quindi l’obiettivo di fare in modo che il ciclo idrologico domestico funzioni in modo equilibrato, ovvero evitando di erodere il suolo, favorendo la penetrazione in profondità delle acque cadute dal cielo, anche al fine di arricchire ancora la falda acquifera e di essere assorbita dalla vegetazione.
Quindi modelliamo quella parte, pur piccola che sia, del terreno di casa nostra e il reticolo idrico di superficie in modo da favorire la conservazione e la difesa del suolo.
Questo è necessario e possibile (anche se spesso difficile da fare …) anche se abitiamo in città. E lo si può ottenere realizzando piccoli interventi di sistemazione idraulica della rete idrica di superficie di casa nostra che trattengano e controllino il defluire dell’acqua.
Questa pagina quindi di dice cosa puoi fare per evitare il c.d. ruscellamento dell’acqua meteorica o di irrigazione quando hai un piccola striscia di suolo libero sul terreno in pendenza che costituisce lo scivolo che porta al tuo garage.
Cosa serve?Sega, mazza e scalpello per lavorare il legno, cortecce spesse (ad esempio di pioppo), piccone e un pò di buona volontà….
Ecco cosa dovrai fare:
recuperare gli attrezzi e la materia prima, ad esempio tronco da scortecciare ;
ricavare dal tronco strisce di di circa 40 cm X 30 cm che saranno i bordi che impediranno il ruscellamento non voluto dell’acqua (vedi Fig.1);
(Fig.1)
effettuato un piccolo scavo di un solco di circa 15 cm, collocare verticalmente le strisce, in modo in parte sovrapposto tra una e l’altra, creando così una piccola ma utilissima barriera naturale (vedi Fig.2).
(Fig.2)
Questa farà in modo di evitare la dispersione dell’acqua del nostro bacino idrologico domestico, favorendone invece l’assorbimento da parte del terreno e della vegetazione.(vedi Fig.3).
(Fig.3)