settembre 23, 2009
Il bombardamento di Gernika. Testimonianze dei sopravvissuti
di Gernika Gogoratuz
Ricordi dei sopravissuti al bombardamento di Gernika (Euskadi) compiuto dai nazisti durante la guerra civile spagnola. La raccolta delle testimonianze orali. L’impegno comune tra protagonisti di ieri e pacifisti di oggi per “perdonare ma mai dimenticare”
Ecco come il centro di ricerca sulla pace di Gernika presenta il suo compito e la sua attività.
Il 26 aprile 1937, all’apice della Guerra Civile Spagnola, la città sacra del popolo basco, la simbolica dimora della loro antica democrazia fu bombardata dalla Legione Condor dell’aviazione tedesca, che agiva in sostegno all’esercito che si era ribellato alla legittima autorità della Repubblica Spagnola.
Questo attacco devastante aprì la via ad una rapida conquista della regione autonoma del Paese Basco (Euskadi) e al trionfo del regime del generale Franco sulla democrazia.
Gernika fu rasa al suolo e centinaia furono persone vittime di una vera e propria grandine di bombe, shrapnel e fuoco. Il bombardamento di Gernika su il primo indiscriminato attacco contro una città inerme e la sua popolazione civile. Come pure fu anche un preannuncio di future tragedie che culminarono nella distruzione di Pforzheim, Dresda e Hiroshima. Gernika divenne il simbolo degli orrori della guerra del nostro tempo, ritratta nel famoso dipinto di Pablo Picasso.
L’orrore di quel giorno segnò per sempre i sopravissuti e, ancor peggio, questi furono costretti a nascondere la verità del crimine perpetrato contro di loro per tutti i quaranta anni della dittatura del Generale Franco.
Ora, sessanta anni dopo, i sopravissuti non vogliono che il ricordo di questo orrore possa cadere nell’oblio. Invece vogliono che le giovani e future generazioni nonché tutti i visitatori del villaggio di Gernika possano tener presente ciò guardando un orizzonte di riconciliazione inserito nel contesto di una cultura di pace. Con questa intenzione, gli scampati al bombardamento hanno chiesto al centro Gernika Gogoratuz di realizzare questo documentario nel quale raccontano come ricordano quel fatidico 26 Aprile 1937, proprio dal luogo dove loro si trovavano in quel giorno.
In questo documentario, per una volta, non sono gli storici o i giornalisti che danno la loro interpretazioni dei fatti, ma sono proprio i sopravissuti al bombardamento di Gernika a confidarci i loro indelebili ricordi di cosa veramente accadde.
La ricostruzione di Gernika coprì tutte le tracce fisiche del bombardamento. Questo documentario raccoglie le storie dei sopravissuti; tutto ciò ne è la “traccia umana”.
“Perdonare ma mai dimenticare” – “Forgive, but never forgot” – (Elvira Otaolea)